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La Terza età esprime spesso in modo molto significativo una situazione psicologicamente negativa e rinunciataria, caratterizzata da un profondo senso di scarsa fiducia in se stessi e di inutilità sul piano sociale, spesso associata a minore efficienza fisica. Lo Sport e chi si occupa di movimento umano assumono in tal senso un ruolo rilevante sia sotto l’aspetto sociale che quello igienicosanitario oltre che di grande importanza perché costituiscono un binomio efficace, valido intervento per le alterazioni muscolo-scheletriche ed articolari, per i molteplici problemi organico-metabolici ma anche utili negli stati depressivi tipici dell’età senile. Riteniamo però che l’attività motoria rivolta all’anziano non debba assumere solo finalità riabilitativa, ma che debbarappresentare anche un momento educativo e rieducativo globale, costituendo un atto psico-pedagogico oltre che medico.
Lo Sport ed il Movimento possono assumere in età geriatrica un’importanza fondamentale per mantenere la condizione ritenuta ottimale oppure per vicariare e compensare gli effetti del deterioramento di apparati ed organi riconducibile a “minus funzionali” o a particolari condizioni patologiche dell’organismo per malattie o ancora per fronteggiare le inevitabili modificazioni anatomo-funzionali che connotano la Terza età. In particolar modo la velocità di conduzione degli stimoli nervosi, il ricambio e la composizione dei tessuti, le costanti cardio vascolari, i livelli della pressione arteriosa, la capacità respiratoria e l’efficienza del filtro renale, etc. Parallelamente a questo, esiste un decadimento psicologico che si lega alla perdita dei propri ruoli, alla difficoltà di adeguamento a situazioni di vita nuova e ad ambienti diversi da quelli nei quali si era integrati. Ciò rappresenta l’inizio di un meccanismo di auto-esclusione, di rifiuto della vita e di auto emarginazione dal contesto sociale. Per questo A.S.C. presenta per il quarto anno consecutivo un progetto rivolto alla popolazione anziana con l’obiettivo di migliorarne la salute attraverso l'opportunità di partecipare ad un percorso di promozione/educazione alla salute ed educazione al movimento che ne aumenti le capacità motorie e favorisca l'adozione di stili di vita sani, stabili nel tempo.
Il progetto prevede principalmente la costruzione di un modello organizzativo per la prescrizione dell’attività fisica a persone con fattori di rischio o affette dapatologie “sport sensibili” coinvolgendo i medici dello Sport e gli specialisti di riferimento delle diverse patologie, Cardiologi, Diabetologi, Fisiatri, Geriatri, Oculisti etc etc. con l’intento di costituire sul territorio una rete di occasioni e strutture per la somministrazione dell’attività fisica. Promuovere la cultura del movimento per promuovere l’esistenza stessa, perché, come diceva Leonardo Da Vinci già centinaia di anni fa “il moto è causa d’ogni vita”.