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Il potenziamento non visivo

Michaela Fantoni*,

*Psicoterapeuta, docente, supervisore e membro del Comitato DirettivoAIAMC(Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva) Responsabile e docente Master Integrato in Psicologia dello Sport Demichelis Mindroom, Responsabile Centro Elpis.

L'importanza dell'allenamento mentale come parte integrante della preparazione fisica e tecnica è finalmente un concetto condiviso ed oggetto di numerose ricerche in laboratorio e sul campo. L’ atleta esegue in modo coordinato e molto rapidamente molteplici e complicati gesti adattando continuamente i propri comportamenti neuromuscolari.Lo sport rappresenta quindi un'interazione dinamica della fisiologia/corpo e dei processi mentali: lo stato interno, quello psicofisiologico e l’utilizzo di corrette strategie mentali, rappresentano il punto di forza della prestazione.In campo sono richieste, oltre a competenze tecniche, buone capacità di concentrazione, determinazione, stabilità emotiva e un’adeguata gestione delle risorse in gara. Un piano di preparazione mentale va letto in questa logica. Si tratta di un programma articolato di allenamento psicologico, composto da diverse tecniche, selezionate in base alla specifica disciplina, all’obiettivo da raggiungere e alle caratteristiche dell’atleta. Si prefigge obiettivi di miglioramento delle capacità necessarie per il controllo e l’ottimizzazione della performance.

Dalla visione alla visualizzazione per una prestazione eccellente...

Bibliografia:

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