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L'optometria italiana sta crescendo molto grazie alla formazione universitaria e al continuo aggiornamento da parte dei professionisti. Sicuramente è testimoniato dalla partecipazione dei laureati come relatori a congressi italiani ad alto contenuto scientifico.
Anche a livello internazionale possiamo dire che l'optometria italiana stia dando un proprio contributo per la crescita professionale? SI!!
Questo è testimoniato da due articoli appena pubblicati su due riviste di prestigio internazionale come "British Journal of Medicine and Medical Research" e "Optometry & Visual Performance" che è il giornale ufficiale del COVD (College of Optometrists in Vision Development), OEPF (Optometric Education Program Foundation), ACBO (Australasian College of Behavioral Optometry).

La prima pubblicazione (potete trovarla a questo indirizzo) è sull'efficacia del visual training in ragazzi dislessici mentre il secondo (visualizzabile a questo indirizzo) è un'investigazione sulla modificazione della spaziatura tra le lettere nel test DEM.

Gli articoli in questione hanno come autori del campo optometrico il dott. Riccardo Cafasso, laureato in ottica e optometria e il dott. Alessio Facchin laureato in psicologia e diploma in optometria con il prof. Silvio Maffioletti con diploma in optometria presso l'IRSOO. Gli articoli sono frutto di collaborazione con altre professioni che hanno nel loro bagaglio culturale argomenti centrali come percezione e visione. In particolare lo studio sul visual traning è stato svolto con personale del dipartimento di oftalmologia dell'università di Torino, mentre l'altro è scaturito da una sinergia con psicologi.

Mai come ora possiamo affermare che l'optometria come scienza della visione esiste e anche ad ottimi livelli!

Infine, un team di oftalmologi dell'università di Milano e dell'ospetale Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico hanno pubblicato un articolo sull'occhio secco e la microscopia confocale sulla prestigiosa rivista Optometry & Vision Science. (lo trovate a questo indirizzo).

Tutti gli articoli mostrano come una sinergia tra diverse figure professionali non è solo possibile, ma serve anche a fornire un servizio di primo livello.

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