Le interviste ai coordinatori del corso di laurea O&O
ALOeO si è proposta di presentare un questionario a domande aperte volto ai diversi coordinatori del corso di laurea in ottica e optometria.
Sono state rivolte 6 domande che potessero dare un quadro della situazione del corso di laurea e dei laureati in Italia, delle problematiche, dubbi e riflessioni sulla professione degli attuali e futuri ottici optometristi. Grazie alle risposte di tutti i coordinatori dei corsi di laurea in Ottica e Optometria, possiamo avere una fotografia dettagliata della situazione generale relativa ai corsi di laurea in Ottica e Optometria.
Numero iscritti, numero laureati, laboratori, corsi, ore di pratica, convenzioni delle diverse Università d'Italia
Prof.ssa Bussa (Università degli studi di Torino): "Il corso di laurea di Torino ha poco più di un centinaio di iscritti (studenti in corso e fuori corso). Con la prossima sessione del 7 aprile raggiugeremo i 89 laureati. Il corso di laurea è dotato di laboratori propri per ottica geometrica e fisica, optometria e contattologia, lavorazione lenti oftalmiche. Il corso di laurea usufruisce delle convenzioni della Scuola di Scienze della Natura dell'Università di Torino, in particolare per didattica, stage e job placement. Ha in corso di definizione una convenzione conCuneo".
Prof. Martino (Università degli Studi del Salento): "A quest'anno abbiamo 58 immatricolati (numero programmato 60) su più di 150 preiscrizioni. In totale 270 iscritti. Abbiamo tre diversi laboratori: optometria, contattologia, lenti oftalmiche con 5 postazioni complete (o almeno le stiamo ripristinando). Molte delle attrezzature presenti sono disponibili grazie a convenzioni con diverse aziende. Sono previsti almeno 42 CFU di corsi professionalizzanti (optometrie, contattologie, etc.) ognuno di loro previsto con un numero abbastanza consistenze (per me al momento difficile da quantificare) di ore di laboratorio. Inoltre cerchiamo di organizzare eventi quali screening o dimostrazioni di strumentazione in modo da ulteriormente incrementare il numero di ore di pratica".
Prof. Salasnich (Università degli Studi di Padova): "Numero iscritti: circa 30 all'anno. Numero laureati: circa 12 all'anno. Per quanto riguarda i laboratori didattici di Fisica e Ottica sono forse i migliori d'Italia. I laboratori di Optometria sono distribuiti in cinque locali. Corsi: quelli previsti dal MIUR, ed alcuni specifici quali Psicofisica della Visione, Tecniche per l'Occhialeria, Tecniche Avanzate di Optometria e Contattologia, Ottica Applicata (mutuato). Ore di Pratica: Quelle previste dal MIUR".
Prof. Papagni (Università degli studi di Milano Bicocca): "Dall'anno accademico 13/14 è stato introdotto il numero programmato sia per motivi logistici sia per rispettare la nuova normativa in materia di istruzione universitaria. Le matricole quest'anno sono state 88 contro le oltre 400 dello scorso anno accademico. Il numero dei laureati è in crescita passando da 18 nell'anno 2011/12 a 30 nel 2012/13 e sono già 18 nel 2013/14. Il Corso di Laurea ha diverse convenzioni con università europee per lo scambio di studenti e docenti in ambito programma Erasmus (Spagna, Germania, Francia etc.). Il programma di studi è stato di recente modificato cercando di aumentare i cfu di insegnamenti professionalizzanti (optometrie, contattologie e rispettivi laboratori; i corsi di laboratori sono annuali e disgiunti dai corsi teorici). In questo modo si è cercato di dare il massimo di ore possibile alle attività professionali (corsi teorici 31 cfu circa 250 ore includendo il nuovo corso di strumenti ottici e oftalmici, 23 cfu di laboratorio circa 250 ore). A questa attività si somma quella di tirocinio (circa 250 ore) da svolgersi in strutture esterne (con le quali si è stipulata una convenzione) o interne. E' attiva una convenzione con l'IPSIA di Brescia per l'esame di abilitazione alla professione di ottico".
Prof. Sasso (Università degli Studi di Napoli): "Il numero degli iscritti si è mantenuto abbastanza costante dall'avvio del corso. Quest'anno il numero di immatricolati è pari a 95. Finora abbiamo laureato circa 30 studenti. Disponiamo di una Laboratorio di Ottica Geometrica, di un Laboratorio Informatica, di un Laboratorio di Optometria e di un Laboratorio di Contattologia.
Il CdL prevede 12 CFU di Tirocinio articolato in:
1. training presso la clinica Oculistica del Policlinico di Napoli;
2. seminari;
3. visite aziende;
4. screening visivo (effettuato presso i nostri laboratori su volontari);
5. training presso esercizi di ottica
6. corso di Ray Tracing
7. corso di lavorazione meccanica lenti e montaggio occhiali (facoltativo).
Abbiamo stipulato convenzione con Federottica e con l'ISIS "Bernini". Ne stiamo per stipulare un'altra con l'azienda Ospedaliera Santobono (ospedale per bambini)".
Prof.ssa De Seta (Università degli Studi di Roma Tre): "Numero totale laureati a dicembre 2013: 80. Laureati nel 2013: 24. Nell'anno 2013 si sono immatricolati 72 studenti. Il periodo di osservazione per la verifica dell'iscrizione al II° anno dovrebbe estendersi fino a Luglio 2014. Per quanto riguarda le ore di lezione, laboratorio, esercitazione rimando al piano didattico".
Prof. Cavalieri (Università degli Studi di Firenze): "Il Corso di Laurea a Firenze vede tipicamente 35-40 matricole con circa 110 iscritti in totale. I laureati hanno avuto un aumento veloce negli ultimi anni: nel 2013-14 abbiamo già 14 laureati. Nel corso di studio sono ben 7 gli esami con laboratorio (2 di ottica e fisica, 4 di optometria e contattologia e 1 di medicina oculare). I tirocini sono svolti presso aziende e ASL del territorio. Il Corso di Laurea vede una notevole sinergia con l'IRSOO di Vinci".
Coinvolgimento dei laureati in O&O all'interno dell' insegnamento nelle varie materie
Dalle risposte dei diversi coordinatori trapela che diversi laureati O&O sono coinvolti in attività di tutoraggio nei laboratori in modo da affiancare i docenti, per un auspicabile turn-over di questi. In minima misura alcuni laureati presso l'università svolgono docenza a contratto in ottica e optometria. Unica eccezione è l'università di Milano, il cui corpo docente è attualmente costituito da soli laureati.
Impressioni sul lavoro ottenutodai laureati: rispecchia le aspettative dei laureati? Gli studenti sono soddisfatti di cosa il mercato offre loro?
Molti coordinatori considerano positiva la riuscita nel trovare subito lavoro, ma non tutti gli ex studenti riescono a mettere in pratica le loro competenze acquisite in ambito accademico. Alcuni professori cercano comunque di stimolarli ed incoraggiarli nel proporre le loro competenze.
Alcuni si propongono di spingere la ricerca di lavoro anche in attività di produzione industriale di lenti innovative e strumenti ottici.
Il coordinatore Papagni, dell'università di Milano, sostiene inoltre che "il corso di laurea ha anche l'obiettivo, oltre a quelli formativi professionalizzanti, di fornire un'adeguata flessibilità mentale che consenta al laureato, non solo di seguire l'evoluzione dell'ottica, optometria e contattologia in futuro ma anche di essere propositivo nel sviluppare nuove attività lavorative nelle quali è bene chiaro il ruolo primario giocato sia dalla formazione scientifica di base (matematica, fisica, chimica ecc.) sia quella professionalizzante di tipo ottico, optometrico e contattologico".
Laurea specialistica in ottica optometria e master di primo livello universitario in Italia: cosamanca per poterli avviare?
Sulla base di quanto trapelato dalle risposte date, per poter attivare una laurea magistrale occorrono diversi requisiti minimi: un corpo docente permanente ed altamente qualificato nel settore optometrico e contattologico, la necessità di rientrare in una classe (fisica, medica od eventualmente interclasse). Inoltre è stata sottolineata l'importanza della ricerca scientifica, in quanto funzionale alla crescita culturale di una disciplina scientifica. Sia il coordinatore del corso di laurea di Napoli che di Torino evidenziano che, a monte di tutto, sia importante il riconoscimento della figura.
Per quanto riguarda il master di primo livello, la maggior parte dei coordinatori denotano difficoltà tante quante l'avvio di una laurea magistrale. Tali difficoltà sono di diversa natura: tempo, denaro, numero di iscritti. L'Università di Padova, invece, si propone in un prossimo futuro la possibilità di "avviare un master di primo livello in Ottica Applicata, per creare un tecnico specializzato in materiali e dispositivi ottici, dopo aver preso accordi con aziende ed enti interessati a questa figura professionale".
La collocazione della figura dell'ottico optometrista: ambito sanitario o collocazione diversa?
Per alcuni coordinatori, specie dell'Università di Napoli e del Salento,la figura potrebbe essere collocata in ambito sanitario anche se, come giustamente precisano, ci sono diverse difficoltà da superare incluso l'immobilismo creatosi. Il prof. Salasnich ritiene "la figura non attualmente collocabile in ambito sanitario (a causa delle controversie riscontrate in tale ambito), ma che dovrebbe interagire molto con il mondo industriale legato alla produzione e vendita di lenti e dispositivi ottici ed infine i clienti". Mentre il Prof. Papagni risponde "E' chiaro che se si riuscisse a raggiungere, almeno per i laureati, una soluzione che ne comporta un collocamento in ambito sanitario, questa sarebbe un'importantissima possibilità in più. In relazione allo stato attuale delle cose e della normativa vigente (vedi decreto sulle professioni non regolamentate), la laureasembra collocarsi al pari di altre formazioni per svolgere la professione non regolamentata di optometrista. E' chiaro che nella situazione attuale con percorsi formativi di diverso livello, si genera confusione e nella confusione si tende a sminuire o porre tutti percorsi formative esistenti sullo stesso livello con tutto ciò che ne consegue". Infine la Prof.ssa Bussa, dell'Università di Torino, commenta "non avrebbe senso una collocazione diversa da quella che l'ottico optometrista ha negli altri paesi europei, ma comunque per me in questo momento ilriconoscimento della figura professionale è prioritario rispetto alla sua collocazione".
Quali sono le motivazioni del ritardo nel riconoscimento ed al mansionario dell'ottico e optometrista da parte delle istituzioni?
Le risposte date dai diversi coordinatori toccano diversi punti: resistenze e opposizioni da parte di diverse figure professionali, cattivo funzionamento del sistema parlamentare d'Italia, la sovrapposizione parziale della nostra figura con altre.
Il prof. Cavalieri spiega: "Le motivazioni, purtroppo, sono quelle tipiche delle istituzione italiane: ritardi a assumere decisioni e incapacità di programmazione su molti aspetti fra cui, certamente, quelli inerenti la realtà lavorativa e delle professione".
Viene inoltre considerata l'importanza di porre in primo piano "l'interesse di tipo formativo cui contribuiscano diverse competenze che siano, per quanto possibile, complementari e funzionali a fornire all'utenza il servizio migliore possibile" (Prof. Papagni), prima ancora degli interessi delle associazioni.
L'opinione dei partecipanti agli screening di Bari
E’ stato chiesto agli studenti protagonisti degli screening visivi organizzati nel centro di Bari durante il 40° Congresso dell’Albo degli Ottici Optometristi, di scrivere un breve commento su questa esperienza che, per la prima volta, li ha proiettati fuori dai laboratori delle Università a confrontarsi con pazienti reali e a vivere “sul campo” quella che sarà la loro professione. Abbiamo pensato che leggere le loro emozioni di alcuni di loro potesse essere più esaustivo di qualsiasi articolo o commento da parte nostra. È però doveroso sottolineare quanto non sia stato un “battesimo” semplice per loro che hanno dovuto contemporaneamente fronteggiare problemi tecnici e atmosferici che hanno messo in difficoltà l’organizzazione di questo evento e l’ansia di chi, per la prima volta, si trova a dover affrontare una realtà professionale. Hanno dovuto sostenere situazioni inattese, rispondere a domande reali superando molto spesso la personale timidezza, hanno dovuto comunicare tenendo conto di chi avessero di fronte. Lo hanno fatto, ci sono riusciti, alcuni con più disinvoltura, altri con un po’ di ansia, ma tutti con un tale entusiasmo e passione per quella che sarà la loro professione, da riuscire a strappare un sorriso anche in coloro che sotto la pioggia aspettavano il loro turno o seduti davanti ad uno strumento capivano la loro non completa preparazione.
Da parte di ALOeO un ringraziamento a tutti voi. Bravi futuri Ottici Optometristi che hanno in mente in modo molto limpido l’importanza della professione.
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Molto formativa è stata l’esperienza dello screening visivo in Piazza S. Ferdinando: proporre ai passanti di sottoporsi ad un controllo della vista e vedere che in molti si recavano allo stand pur sapendo che avrebbero dovuto attendere un po’ è stata una valida dimostrazione che la gente è incuriosita e fiduciosa nei confronti di noi optometristi. Valido è stato anche il supporto degli oculisti, i quali incontravano ogni paziente che avesse domande non attinenti al nostro campo o coloro che si sottoponevano al controllo per monitorare la degenerazione maculare. Altro aspetto fondamentale di quest’esperienza è stato proprio il consolidamento della collaborazione tra optometristi e oculisti, basato su un comune scopo: il benessere visivo della popolazione. E come realizzare questo proposito sicuramente molto pretenzioso? Il primo passo, ovviamente, è la prevenzione, un ambito che noi optometristi intendiamo fare nostro in ogni aspetto della vita di un paziente.
Ringrazio a nome di tutti gli studenti l’AdOO per questa opportunità di confronto e di crescita e invito coloro che non hanno avuto la possibilità di partecipare a non mancare il prossimo anno!
Dalila De Pirro
"Un tempo incerto, un posto nuovo, gente sconosciuta, tanta ansia ma irrefrenabile voglia di fare!"
Sono le sensazioni che mi hanno accompagnata il 13 Aprile, giorno dedicato agli screening visivi nella strada più frequentata di Bari, Via Sparano. Qui ha inizio la prima nonché la più travolgente e “Vera” esperienza vissuta sul campo come studente del corso di Laurea in Ottica e Optometria
dell'Università del Salento. Aver preso parte a questa attività di prevenzione mi ha dato la possibilità di mettere in pratica ciò che ho studiato in questi anni e di interfacciarmi con persone sconosciute al quale, con i miei colleghi, dovevamo fare un breve controllo visivo con dei test mirati per la prevenzione della degenerazione maculare senile. Dopo un breve briefing iniziale, indosso il camice e, armata di volantini, mi immergo nella gente che passeggiava in Via Sparano quella domenica. C'era chi camminava con la famiglia, chi prendeva una ramoscello d'ulivo in ricordo della domenica delle Palme e chi guardava semplicemente le vetrine. A prescindere da cosa stavano facendo in quel momento, tutti venivano informati da noi "promoter" della giornata dedicata alla prevenzione. Nello stand, invece, c'era chi si divideva tra: raccoglimento dei dati anagrafici, breve anamnesi, lettura dell'occhiale usato abitualmente dal paziente ed esecuzione dei test con strumenti all'avanguardia.
Personalmente credo sia stata un'esperienza indimenticabile che rimarrà impressa nel cuore come l'inizio di una professione che ci permetterà di conoscere persone nuove e speciali.
Ringrazio l’organizzazione e gli oculisti per aver supervisionato e contribuito alla realizzazione di questa giornata così costruttiva e indimenticabile.
Albanese Alessandra
[…] Non da meno è stata l'esperienza dello screening che ci ha visti a diretto contatto con le persone e i cittadini di Bari. Cercare di invitare la gente a sottoporsi ad uno screening gratuito per il controllo dell'acuità e del benessere visivo, ascoltare i loro pensieri e le loro impressioni, vedere in che modo si accostano alle figure di Oculisti, Ottici e Optometristi ci ha senz'altro aiutati a comprendere in che modo il "pubblico" si avvicina a queste figure e quanto ha bisogno di essere guidato, consigliato e rassicurato circa quelli che possono essere considerati "difetti refrattivi". Dovendo trarre, pertanto, delle conclusioni del tutto personali credo che il Congresso e lo screening siano degli ottimi punti di partenza e delle esperienze positive che ciascuno studente dovrebbe affrontare per consolidare il suo percorso di studio, per approfondire gli argomenti trattati e per ascoltare diverse posizioni, opinioni e metodi di analisi e studio che serviranno in seguito a plasmare il suo metodo personale di approccio con il paziente e con le tecniche ottiche-optometriche.
Denise Delle Site
Credo che lo screening, per uno studente sia il primo approccio diretto con "l'utente". Inizialmente, un po’ l'ansia, un po’ la gioia, non è stato facile cercar di far capire a persone inesperte ciò che loro vedevano e ciò che dovevano fare. Credo che leggere su un libro ciò che bisogna fare e poi farlo realmente, sia uno dei primi step fondamentali della nostra figura professionale.
Ultima considerazione: credo che queste iniziative siano molto utili per far conoscere alla gente le competenze della figura dell' Optometrista e sopratutto per rispondere alla domanda che la maggior parte delle persone si chiede, ovvero: CHI È L'OPTOMETRISTA?
Francesco Calasso
A conclusione di questa esperienza posso solo dire che ho imparato molte cose. Si fa presto a pensare che una ragazza del terzo anno sappia cosa dire o cosa fare, ma nella realtà quotidiana le cose non sono cosi. Le domande dei nostri pazienti non sono programmate e in quel momento capisci quanto sia difficile interagire con persone che non hai mai visto e che hanno piena fiducia di te. La paura di non sapere come gestire il primo step, (anamnesi) è stata sopraffatta dalla cordialità e dalla disponibilità dei nostri pazienti . Fondamentale è stato anche il rifiuto di altri signori, poco disposti allo screening, che non mi hanno demoralizzata ma mi hanno spinto a continuare a far capire chi siamo e cosa vogliamo fare nel nostro futuro. Al di là delle tecnologie piu’ avanzate messe a nostra disposizione, la parte più educativa è stata questa.
Maria Cristina Monteforte
Occupo poche righe per dire che é stata un'esperienza tanto attesa...la voglia di confrontarci con la realtà, la vita, e il fatto di vedere cosa ci sia dietro un libro. Descrivo in breve un'esperienza che mi é rimasta impressa: facevo lo screening ad un signore anziano aveva 67 anni , gli facevo il test n°5 del visiotest , quello riguardante le forie e il signore si é sentito un attimo impacciato e in preda al panico quando cercava di localizzare le coordinate del pallino ,poiché questo non si fermava. Per tranquillizzarlo e prenderla sul gioco,gli ho suggerito che il pallino aveva voglia di fare il dispettoso e di giocare con lui, quindi di dirmi quando riusciva a catturare le sue coordinate appena lo vedeva fermo. Potrà essere una cosa banale ma per me non lo é stato affatto in quanto il nostro mestiere ci porta ad avere un approccio tale con le persone e soprattutto di tranquillizzarle e di non fargli vedere il tutto con paura ma renderli più sicuri.
Alma Camposeo
L'esperienza è stata molto bella, perché mi ha permesso di confrontarmi con tante persone e di superare la mia timidezza nell'approccio con i pazienti. Mi è piaciuta molto la collaborazione con gli oculisti e la possibilità di far conoscere alla gente la figura dell'optometrista che purtroppo è un
po' sottovalutata.
Giorgia Capoccia
Esperienza molto bella. La gente si mostrava interessata! E' stato bello sentire i grazie da tutte le persone che hanno usufruito del nostro servizio. Erano sconosciuti per noi, ed è stato gratificante riuscire ad ottenere la loro fiducia.
Francesco Morleo
ELENCO PARTECIPANTI SCREENING ALBO Bari 2014:
Coordinatori:
LAVERMICOCCA RUGGIERO Referente Federottica Bari
BONAFEDE DANIELA Coordinatore ALOeO
MATTIOLI NADIA Coordinatore ALOeO
VICENTINI SOFIA Coordinatore ALOeO
MAZZOTTA DONATELLA Coordinatore Studenti Università del Salento
Studenti:
ALBANESE ALESSANDRA Università del Salento
ANNESE FEDERICA Università del Salento
ASPRONE MASSIMILIANO Università del Salento
BIANCOFIORE NICOLA Università Milano-Bicocca
CAIFASSO SIMONA Università del Salento
CALABRESE MIRIANA Università del Salento
CALASSO FRANCESCO Università del Salento
CALO' ILARIA Università del Salento
CAMPOSEO ANNA Università del Salento
CAPOCCIA GIORGIA Università del Salento
CAPUTO FEDERICO Università del Salento
CARULLO FRANCESCA Università Milano-Bicocca
CASTRIGNANO' CHIARA Università del Salento
CLEMENTE ROSALBA Università del Salento
D'ADDATO LAURA Università del Salento
DE LORENTIS CINZIA Università del Salento
DE MATTEIS ARIANNA Università del Salento
DE PIRRO DALILA Università del Salento
DELLE SITE DENISE Università del Salento
DE NUZZO ELISA Università del Salento
DI CASTRI FLAVIA Università del Salento
ESPOSITO STEFANO Università del Salento
GALATI CRISTIAN Università del Salento
GANESAN SARANGAN Università del Salento
LOPARCO DALILA Università del Salento
MANELLI ALESSIA Università del Salento
MELCARNE ALESSANDRA Università del Salento
MEO ROSSANO Università del Salento
MONTEFORTE CRISTINA Università del Salento
MORAMARCO STEFANO Università del Salento
MORLEO FRANCESCO Università del Salento
PENNETTA DEBORA Università del Salento
PICCIRILLO SERENA Università del Salento
PONZETTA PIERA Università del Salento
PROIETTI DIEGO Università del Salento
RIZZO ROSSELLA Università del Salento
ROSITO ANTONELLA Università del Salento
ROSSETTI VALENTINA Università del Salento
RUSSO LUIGI Università del Salento
SARCINELLA LUIGI Università del Salento
SIMONE CHIARA Università del Salento
SPAGNOLO SILVIA Università del Salento
VALLETTA GIULIA EMMA Università del Salento
Il punto di vista di Reverdy sul corso di laurea a Riga
Riportiamo un interessante articolo pubblicato su b2eyes today il giorno 28 aprile 2014 in merito ad alcune "lauree" in ottica e optometria:
"C’è chi sta pubblicizzando la riapertura delle iscrizioni a un corso di laurea in Optometria presso l'università di Riga, in Lettonia. Sono rimasto sorpreso, perché credevo fosse ormai finita questa spasmodica ricerca di un titolo di studio di alto livello, come la laurea, a qualunque costo e a qualunque condizione. Mi viene in mente un recente passato con esperienze di corsi di laurea all'università del Portorico, di San Marino e della stessa Riga. La nostra categoria, purtroppo, è sempre stata molto attirata da titoli un po' “particolari”, hanno proliferato nel passato e in tante situazioni tuttora prosperano scuole di ottica con corsi brevi, agevolati, facilitati, che nelle premesse promettono il raggiungimento dei nostri titoli di studio.
Ho sempre avuto un concetto molto serio di scuola, in tanti anni d'insegnamento e di direzione di scuole di ottica e di optometria: per me la scuola è fatta di un edificio con le aule e i laboratori necessari alle esercitazioni, una direzione, un corpo docente serio e competente e un'organizzazione scolastica che consente agli studenti di frequentare le lezioni. Idee vecchie, ormai superate, forse oggi si fa tutto online, ma intanto con i vecchi sistemi si imparava e si usciva dalla scuola con buone competenze professionali. Con i nuovi sistemi forse si prende un titolo di studio!
Non credo, infatti, in una formazione di tipo professionale “a distanza”, con un tour de force di intere giornate con 10 o più ore di lezione e un po' di pratica concentrata presso un istituto lontano dalla sede della scuola. Capisco che c'è chi lavora e dev’essere agevolato nelle frequenze e nelle attività di laboratorio, ma se questa giusta esigenza si deve poi tradurre in uno scadimento della proposta formativa, non posso essere d'accordo. Ricordo che all'epoca dei miei studi universitari frequentai corsi serali relativi al corso di laurea, ma erano ore di lezione uguali a quelle dei corsi diurni, sovente tenute dallo stesso docente e, soprattutto, con gli stessi esami di fine corso. Potrei credere in una facoltà umanistica senza frequenza, ma non in un corso di laurea o in una scuola professionale che necessita di attività pratiche e di laboratorio.
Dopo anni di impegno per ottenere il corso universitario di ottica e optometria, trovo singolare andare ancora alla ricerca di soluzioni in terre lontane. "
Gianmario Reverdy TODAY
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Arte e optometria - 2° meeting di ottica e optometria a Padova
E’ in programma il 26 maggio 2014 nell’aula Rostagni del dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova “Arte e Optometria”, una giornata interamente dedicata all’aggiornamento in ambito ottico – optometrico organizzato dal Gruppo Ottici Optometristi di Federottica Padova, in collaborazione con Università degli Studi di Padova, Ascom Confcommercio e con il patrocinio dell’Albo degli Ottici – Optometristi. Si tratta di una giornata di studi di respiro nazionale: infatti si alterneranno gli interventi di docenti dell’Università di Padova, Milano Bicocca, Roma 3, Torino e Alicante sul tema del legame tra arte e optometria e contattologia. Pieghevole del Convegno
I laureati associati ad ALOEO potranno usufruire della quota agevolata di 40 € - Iscrizioni on line
Per tutte le info è a disposizione la segreteria organizzativa al n. 0498209724 – 702 . 828 o con mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sono le passioni e non gli interessi che governano il mondo.
Questo è quanto sembra emergere dalla giornata di screening visivi a Bari, sede del congresso Albo degli ottici e optometristi 2014, dove ottici optometristi, studenti universitari di ottica e optometria e oculisti hanno collaborato nel fornire un servizio ai cittadini, sottolineando come passione per il proprio lavoro e professionalità non possono che dare risultati positivi. L'AdOO ha voluto festeggiare il 40esimo congresso dal titolo “OTTICO OPTOMETRISTA: 40 ANNI AL SERVIZIO DEL BENESSERE VISIVO” anche scendendo in piazza e coinvolgendo i passanti con test visivi per valutare abilità visive e salute oculare.
La consolidata collaborazione tra AdOO e ALOeO, associazione dei laureati in ottica e optometria, si è, quest'anno, avvalsa della partecipazione degli oculisti dell'istituto di Clinica oculistica universitaria del Policlinico di Bari. Una sinergia tra professionisti con esperienza e studenti in formazione, nello svolgere un lavoro collaborativo e professionale al servizio della prevenzione. Nonostante il maltempo ed alcune difficoltà tecniche la popolazione ha accolto con entusiasmo l'iniziativa, certamente da non dimenticare e da riproporre nelle prossime occasioni.